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GIOVANNI ALLEVI A SANREMO 2024, ABILISMO E INSPIRATION PORN TRA LE NOTE DI "TOMORROW"

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  All’inizio mi sono commossa anch’io perché la cosa mi riguarda personalmente. Per un pianista perdere l’abilità di suonare è qualcosa di terribile e se ti capita questa sfiga hai due possibili scelte: disperarti fino a che campi, oppure decidere che andrai avanti comunque. Giovanni Allevi sul palco di Sanremo 2024 ha portato la sua storia e la sua scelta spogliandosi del peso dei suoi pensieri, metaforicamente confiscati dentro a un copricapo di lana nero che ha consegnato nelle mani del suo pubblico come a dire ecco, tenetevi questo vecchio cappello io mi tengo la mia identità, sono sempre io con questi nuovi capelli e io sono quel che sono e non m’importa il vostro giudizio, mi riconoscerete ancora, vado avanti, ho accettato questa vita presente. È nelle parole sull’accettazione di un percorso di vita in continua metamorfosi, dove le azioni quotidiane non sono più così semplici e scontate quando hai un mieloma multiplo irreversibile, è in quella prospettiva diversa che ti porta

SULL'ISTITUZIONALIZZAZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITA' INTELLETTIVE

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  L’istituzionalizzazione delle persone con disabilità intellettive rappresenta un tema di grande rilevanza sociale ed etica strettamente legato alla promozione dei diritti umani e all’inclusione. La parola deriva da “istituto” e definisce quelle situazioni in cui le persone disabili trascorrono le giornate in strutture residenziali relazionandosi solo tra di loro essendo gestite senza libertà di autodeterminarsi. È una pratica oggetto di dibattito e critica specialmente alla luce degli articoli della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Il Trattato, adottato nel 2006, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per promuovere la piena partecipazione e l’uguaglianza delle persone disabili. In particolare, l’ Art.19 sottolinea il diritto di vivere in modo indipendente e di essere inclusi nella società: alle persone con disabilità deve essere garantito il diritto di essere coinvolte attivamente nei processi decisionali relativi alle politiche e ai programmi,

SESSO E DISABILITA' - Giangiacomo Tedeschi indigna il pubblico col romanzo "Ce la fai?"

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    “Sono disabile: ho diritto a fare sesso senza amore” , le parole di Giangiacomo Tedeschi , scrittore e ingegnere informatico romano di 43 anni, a cui un’asfissia perinatale ha causato la paralisi cerebrale. Il suo romanzo d’esordio Ce la fai? , edito Felici Editore e Associazione Qulture, ha sobillato le opinioni e squarciato pregiudizi e cliché anche all’interno della stessa comunità disabile, ma quando il tour delle presentazioni è approdato in terra calabrese, le critiche sono diventate talmente aspre da sfociare in veri e propri anatemi. È successo pochi mesi fa nella Sala Consiliare del Comune di Soverato (CZ) quando alla lettura di un estratto dal capitolo “La puttana” alcune delle persone presenti sono andate via indignate per qualche termine diretto con cui era descritta la scena, e durante lo spoglio delle domande poste in anonimato all’autore alcuni dei foglietti recitavano passi tratti dall’Antico Testamento, del tenore “Dio ti punirà per aver parlato di sesso e de
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  Spett.le RAI Spett.li autori e autrici e giornaliste e giornalisti dell’“Estate in diretta” Scrivo questa lettera in quanto -----------, dopo aver ascoltato dal video di denuncia sul profilo Instagram di @mariannamonterosso, in riferimento alla trasmissione “Estate in diretta” andata in onda lunedì 28 agosto: è agghiacciante quello che è avvenuto durante la puntata e non è ammissibile che la RAI, essendo Servizio Pubblico, non si prenda la responsabilità di ciò che affermano i suoi ospiti. BASTA! Basta parlare di autismo a questo modo. Come si fa a mettere la parola autismo accanto a barbarie, violenza e dolore? Il giornalista Di Consoli lo sa che proprio perché l’autismo è un fattore di vulnerabilità il 90% delle donne autistiche ha subito abusi, molestie sessuali o stupri nel corso della propria vita? Donne autistiche con o senza compromissione verbale o intellettiva. Non saper codificare le convenzioni sociali, le intenzioni degli altri, le situazioni ci espone molto di

PIZZAUT E IL LAVORO ISTITUZIONALIZZATO

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  PizzAut Onlus è un’associazione che ha “l’obiettivo di sensibilizzare le Istituzioni e la società civile sul tema dell’ occupabilità delle persone autistiche ”. Nico Acampora , padre di Leo Acampora, un ragazzo nello spettro autistico, si è impegnato in questo progetto che ha visto nascere a Cassina De Pecchi, (MI), la “ prima pizzeria in Italia gestita da personale autistico” . All’inaugurazione della sua seconda sede a Monza, ha partecipato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affermando che “Questo è un luogo non solo di esempio ma di normalità perché si lavora come tutti fanno”. Proprio dalle parole del nostro Presidente, e dal momento che Acampora di recente ha promesso solidarietà e collaborazione a numerose associazioni per l’autismo calabresi, vorrei aprire uno spunto di riflessione suscitando un dibattito sull’approccio istituzionalizzato al lavoro per le persone autistiche . Sebbene l’iniziativa abbia lo scopo di offrire opportunità lavorative alle pers

INTERVISTA A IMMANUEL CASTO. Immanuel Casto oltre il mito: sono autistico e non autosufficiente

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Immanuel Casto, il noto cantautore, game designer e Presidente MENSA Italia, di recente ha pubblicato un video su YouTube in cui parla delle sue neurodivergenze: Tourette, autismo, ADHD, DSA. Ho avuto il piacere di intervistarlo e gli ho chiesto che impatto ha nella sua vita un funzionamento mentale atipico. Perché hai scelto di dire adesso che sei autistico? È stata una tappa di un lungo percorso, che non sento ancora completo, di autoaccettazione. Ho fatto una fatica tremenda, non riuscivo a dire la parola autismo e per vergogna nascondevo le mie caratteristiche. Ora, dopo la diagnosi, cerco di parlarne. Ma quando tento di mascherare meno, dal tono della voce, espressioni facciali, trattenere tic, fare stimming, provo un senso di vergogna e di colpa, è come se consentissi a me stesso di “pisciare per strada”, dove io per decenza avevo imparato che quelle cose non andavano fatte. Allo stesso tempo, la diagnosi mi sembra quasi una spiegazione autoindulgente che mi solleva dallo sfo

PROGETTO DI LEGGE AUTISMO. Proposta revisione Livelli di supporto per le persone autistiche adulte

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  Quando si parla di Livelli di autismo  non si intende livelli di gravità ma di supporto alla persona autistica. Non esiste l'autismo "lieve" o "grave",   tutte le persone autistiche sono autistiche al 100% , al di là delle co-occorrenze associate. Per le persone autistiche che hanno il Livello1 di supporto, la Legge 104/92 non prevede alcuna tutela e assistenza dopo i 18 anni . Spesso le nostre caratteristiche sono disabilizzanti ed essendo invisibili a prima vista, non vengono socialmente e legalmente riconosciute come invalidanti. Di conseguenza noi persone autistiche non siamo tutelate come qualsiasi altra persona disabile. Una soluzione c'è: ho incontrato l' avvocato Francesco Di Lieto , vicepresidente nazionale Codacons, che ha deciso di sostenere questa battaglia per la tutela dei nostri diritti . Questa è la mail con cui l'avvocato Di Lieto formalizza la sua totale disponibilità e dell'Associazione che rappresenta per l